la cucina nel mondo – quarantaquattropiatti http://www.quarantaquattropiatti.it dire fare assaggiare Fri, 14 Feb 2020 11:23:10 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=5.4 https://i2.wp.com/www.quarantaquattropiatti.it/wp-content/uploads/2019/10/cropped-quarantaquattropiatti-piatto.png?fit=32%2C32 la cucina nel mondo – quarantaquattropiatti http://www.quarantaquattropiatti.it 32 32 123906284 Madeleines http://www.quarantaquattropiatti.it/2020/01/07/madeleines/ http://www.quarantaquattropiatti.it/2020/01/07/madeleines/#respond Tue, 07 Jan 2020 11:15:23 +0000 http://www.quarantaquattropiatti.it/?p=2589 Burro, farina, uova e zucchero. Aggiungiamo lo shock termico ed otteniamo le madeleines, dolce di origine francese dalla forma di conchiglia. Questi piccoli dolci, dall’inconfondibile bontà (e dal profumo inebriante!) viene citato in un’opera del celebre scrittore francese Marcel Proust, che nel primo volume de “La ricerca del tempo perduto” le sceglie  proprio come scintilla in grado di far […]

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Burro, farina, uova e zucchero. Aggiungiamo lo shock termico ed otteniamo le madeleines, dolce di origine francese dalla forma di conchiglia.

Questi piccoli dolci, dall’inconfondibile bontà (e dal profumo inebriante!) viene citato in un’opera del celebre scrittore francese Marcel Proust, che nel primo volume de “La ricerca del tempo perduto” le sceglie  proprio come scintilla in grado di far affiorare un mare di ricordi.

madeleines

Infatti, questo dolcetto a forma di conchiglia è praticamente irresistibile, difficile mangiarne solo uno. Eh si perchè nel caso delle madeleine uno tira l’altro e questo perchè oltre ad essere molto gustosi, sono anche piccoli nelle dimensioni.Perfetti come dolci da consumare a colazione ma anche durante una pausa pomeridiana, da gustare davanti ad una tazza di caffè fumante o thè, le madeleine sono dolci tradizionali che mantengono nel tempo un gusto inalterato.

Li prepariamo insieme?

madeleines

Ingredienti (per 24 madeleines):

  • 2 uova
  • 150 g di zucchero
  • 150 g di farina 00
  • 1 cucchiaino di lievito per dolci
  • 2 cucchiai di latte 
  • 125 g di burro
  • scorza di limone o arancia 
  • cannella q.b.

Preparazione 

Per la preparazione delle Madeleines e, come consiglio generale per ogni impasto (tranne le frolle!), utilizzate tutti i ingredienti a temperatura ambiente.

Il procedimento è quello classico della maggior parte degli impasti per torta: sbattete le uova con lo zucchero, fino ad ottenere un composto spumoso ed chiaro. Incorporate poi la farina, precedentemente setacciata, ed il lievito. Di seguito aggiungete il latte ed il burro ammorbidito. 

Aggiungete la scorza di un limone e di un’arancia non trattati e la cannella. 

Il trucco delle madeleines è che l’impasto poi va metto in frigo per 2 ore (in questo modo si crea uno shock termico in forno che crea la famosa gobbetta). 

Togliete l’impasto dal frigo, e versate delle piccole cucchiaiate sopra lo stampo apposito per madeleines, non riempite completamente, ma solo di 1/3.

Infornate a 200°C (preriscaldato) per 4 minuti e poi abbassate a 170°C finché le vostre madeleines non abbiano forma la gobba e siano diventate dorate (circa 8 min).

Per altre ricette di dolci “soffici”, clicca qui!Non ti perdere le mie proposte della settimana sul mio profilo Instagram @caterina.ma

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French Toast Roll Ups http://www.quarantaquattropiatti.it/2019/09/20/french-toast-roll-ups/ http://www.quarantaquattropiatti.it/2019/09/20/french-toast-roll-ups/#respond Fri, 20 Sep 2019 15:17:47 +0000 http://www.quarantaquattropiatti.it/?p=2219 I French Toast Roll Ups con mela e cannella sono un’idea molto simpatica per la colazione. Si tratta di involtini che sono più di un semplice French Toast con l’aggiunta di mele e cannella rende la colazione davvero golosa! La preparazione di questo French Toast è semplice: potete portarvi avanti, preparando la farcitura la sera […]

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I French Toast Roll Ups con mela e cannella sono un’idea molto simpatica per la colazione. Si tratta di involtini che sono più di un semplice French Toast con l’aggiunta di mele e cannella rende la colazione davvero golosa!

La preparazione di questo French Toast è semplice: potete portarvi avanti, preparando la farcitura la sera prima. A quel punto non vi resterà che sistemare i toast, farcirli con il ripieno e cucinarli. Poi sarà un attimo e saranno spariti!

Una delle colazione della domenica che più preferisco! Bisogna pur approfittare della giornata in cui si ha più tempo a disposizione!

french_toast_roll_ups

INGREDIENTI

  • 3 fette di di pane tramezzini o 6 fette di pane bianco eliminando accuratamente i bordi.
  • 1 uovo medie
  • 3 cucchiai di latte (intero o vegetale)
  • 2 mele
  • 30 grammi di zucchero di canna 
  • Una noce di burro
  • 2 cucchiai di una confettura a scelta (io ho scelto Fichi)
  • succo di limone cannella q.b

PREPARAZIONE

  1. Sbucciate le mele e tagliatele a tocchetti molto piccoli, aggiungete il succo di limone per evitare di farle annerire.
  2. Sciogliete la noce di burro in una padella, aggiungete i pezzetti di mela, la confettura e lo zucchero.
  3. Aggiungete il pizzico di cannella e mescolate. Cuocete per circa 10 minuti.
  4. Se avete il pane tramezzino dividete in due ogni fetta grande, per il pane in cassetta  occorrerà solo eliminare i bordi. Appiattite leggermente ogni fetta con il mattarello.
  5. Aggiungete il ripieno di mele che avete precedentemente preparato.
  6. Arrotolate formando un rotolino.
  7. In una ciotola sbattete l’uovo insieme al latte. Immergete un rotolino di pane alla volta.
  8. Riscaldate una padella con una noce di burro. Cuocete a fuoco dolce fino a dorare la superficie, su entrambi i lati. Occorreranno solo 2-3 minuti.
  9. Passate i french toast roll ups subito nello zucchero semolato e abbondante cannella, girate su entrambi i lati fino a quando non sono completamente ricoperti.
french_toast_roll_ups

Buon dolce,

C.


Anche i muffin sono un’idea sfiziosa per colazione, perché non date un’occhiata ai muffin al caffè e cioccolato? Per altre immagini vi aspetto sul mio profilo Instagram !


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Strudel di mele http://www.quarantaquattropiatti.it/2019/07/11/strudel-di-mele/ http://www.quarantaquattropiatti.it/2019/07/11/strudel-di-mele/#respond Thu, 11 Jul 2019 08:58:37 +0000 http://www.quarantaquattropiatti.it/?p=2134 Ma se vi dicessi che lo Strudel ha origini asiatiche?  Pare pure che abbia origini antichissime e poi, piano piano, si espanse in tutto il mediterraneo, passando per la Turchia e per la Grecia. Poi i Pasticceri turchi rivisitarono la ricetta di questi piccoli dolcetti  “Baklava” e si presentavano come sigari, composti da vari strati […]

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Ma se vi dicessi che lo Strudel ha origini asiatiche? 

Pare pure che abbia origini antichissime e poi, piano piano, si espanse in tutto il mediterraneo, passando per la Turchia e per la Grecia.

Poi i Pasticceri turchi rivisitarono la ricetta di questi piccoli dolcetti  “Baklava” e si presentavano come sigari, composti da vari strati di sfoglia arrotolata e imbevuta di sciroppo di zucchero o di miele, guarniti con trito di pinoli, noci e pistacchi.

La pasta sfoglia usata per questi dessert monoporzione non era la classica, ma era molto più semplice e leggera rispetto a quella ricca di burro usata nella tradizione italiana e francese, composta solo da farina e acqua con l’aggiunta di una minima quantità di strutto o di burro. 

strudel di mele

Poi questi piccoli dolci arrivarono in Ungheria e quando questa entro a far parte dell’Impero austriaco, i dolcetti arrivarono subito a Vienna e si espansero velocemente in tutta la zona.

La ricetta della città austriaca vede l’impiego di una sfoglia sottilissima e di ingredienti tipici della zona. 

Secondo la cultura popolare, la giusta consistenza della sfoglia sarebbe quella che consente di leggervi in trasparenza una lettera d’amore infilata al suo interno.

Oggi lo strudel dell’Alto Adige è tutelato con un disciplinare che ne stabilisce gli ingredienti e che impedisce che la ricetta originale della pasticceria italiana venga riprodotta in tutto il mondo, anche se si tratta di un dolce che viene ripresentato in differenti varianti in moltissimi Paesi del mondo.

strudel di mele

Ingredienti:

Per la pasta:

  • 200g di farina di grano tenero tipo 00 (potete usare anche una farina con una forza “W” media per rendere l’impasto più elastico )
  • 20ml di olio di semi di girasole bio
  • 2g di sale
  • 65g di acqua
  • 60g di uova intere 

Per la farcia

  • 800g di mele (meglio “Renetta”)
  • 50g di uva sultanina
  • 80g di zucchero
  • 150g di pan grattato (o biscotti sbriciolati) — serve per assorbire i liquidi delle mele
  • 60ml di Kirsch (o Rum)
  • cannella
  • zucchero a velo
  • burro fuso per spennellare 

Procedimento:

Pelare e tagliare le mele a fettine sottili (potete usare il mandolino), mettete e fette in una insalatiera. Unite lo zucchero, cannella, l’uvetta, il kirsch o rum, amalgamare e lasciare marinare per 30 minuti. 

Impastare la farina con l’uovo ed il sale e aggiungere man mano l’acqua e l’olio fino ad ottener un impasto elastico. Formare una palla, metterla su un piatto unto ungerla ancora, coprire e lasciare riposare al caldo per 30 minuti.

Mettere un grande strofinaccio su un piano e infarinarlo bene.

Incominciare a tirare la pasta sullo strofinaccio con un matterello fino ad ottener un rettangolo di cm 15×15.

spalmarlo con poco burro fuso e lasciare riposare aperto per 2 minuti.

Poi, solo con le mani, tirare l’impasto fino a che sarà sottilissimo.

Tagliare i bordi.

Mettere il pan grattato in padella e tostarlo per 3 minuti. Ungere con un pennello la pasta cn poco burro fuso, salvo il quarto superiore. Aggiungere sulla parte spennellata il pangrattato. Strizzare (bene con le mani) e aggiungere sul pangrattato l’impasto di mele. Arrotolare delicatamente, aiutando con lo strofinaccio. Ungere ancora, mettere in forno su un foglio di carta da forno e cuocere a 160°C per 20 minuti circa. 

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Tabbouleh http://www.quarantaquattropiatti.it/2019/06/20/tabbouleh/ http://www.quarantaquattropiatti.it/2019/06/20/tabbouleh/#respond Thu, 20 Jun 2019 16:19:43 +0000 http://www.quarantaquattropiatti.it/?p=2126 La cucina libanese è una cucina che sfrutta ampiamente verdure, frutta, cereali (ad esempio il freekeh e la mujadaara), legumi e nocciole. E’ una cucina davvero buona e leggera. Ha molte similitudini con la cucina del medio oriente, con cui condivide la maggior parte degli ingredienti.  Tipico della cucina libanese è il mezze, che è […]

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La cucina libanese è una cucina che sfrutta ampiamente verdure, frutta, cereali (ad esempio il freekeh e la mujadaara), legumi e nocciole.

E’ una cucina davvero buona e leggera.

Ha molte similitudini con la cucina del medio oriente, con cui condivide la maggior parte degli ingredienti. 

Tipico della cucina libanese è il mezze, che è assimilabile alla tapas spagnola: un vero e proprio antipasto, composto da tanti golosi piattini. Tra i vari mezze troviamo anche il Tabouleh

tabbouleh

Il tabbouleh potrebbe essere, a giusta ragione, considerato il piatto nazionale libanese. 

Esistono diverse varianti di tabbouleh, nello stesso stato libanese, dove può essere preparato anche con l’ aggiunta di hummus o con l’aggiunta del pesce. In Francia, dove il tabbuoleh è un piatto conosciutissimo, spesso viene utilizzato il couscous, in luogo del bulgur, e la ricetta viene ulteriormente arricchita, a seconda dei casi, con cetrioli, peperoni, olive, uvetta sultanina.

In ogni caso, la vera ricetta tradizionale libanese la scelta degli ingredienti sarà molto essenziale e dovremo prevedere l’ utilizzo esclusivo di semplici ingredienti come bulgur (meglio se integrale), prezzemolo, menta, pomodori, succo di limone e olio extra vergine d’oliva. 

Una curiosità: Il tabbouleh tradizionale risulterà quindi bianco, rosso e verde, proprio come i colori della bandiera libanese!

Un consiglio: preparate il Tabouleh con anticipo e lasciatelo riposare in frigo qualche ora!

tabbouleh

Ingredienti:

  • 300 g bulgur
  • ½ kg pomodorini ciliegino
  • ½ cipolla rossa
  • abbondante prezzemolo fresco
  • abbondante menta fresca
  • 1 limone
  • olio
  • sale

Preparazione

  • Portate a bollore 750 ml di acqua salata (2,5 volte il quantitativo di bulgur), aggiungete il bulgur e cuocete per 7 minuti (oppure seguite le indicazioni della confezione). 
  • Togliete dal fuoco e lasciate gonfiare e raffreddare.
  • Tritate finemente la cipolla rossa, il prezzemolo e la menta precedentemente lavati e asciugati. Tagliate i pomodorini in 4. 
  • Mettete tutto in una terrina, condite con sale, olio e abbondante succo di limone. Aggiungete il bulgur e mescolate bene.
  • Lasciate riposare in frigo almeno un’ora o ancora meglio per una notte intera.
  • Aggiustate di olio, sale e limone, e servite freddo.

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Il cous cous marocchino http://www.quarantaquattropiatti.it/2019/06/06/il-cous-cous-marocchino/ http://www.quarantaquattropiatti.it/2019/06/06/il-cous-cous-marocchino/#respond Thu, 06 Jun 2019 11:51:50 +0000 http://www.quarantaquattropiatti.it/?p=2085 Siamo in Marocco!  Il Marocco è una fusione di profumo, colore e sapore.  Il Marocco, paese degli aromi di tè alla menta e delle spezie del tajine, dell’odore polveroso ma accogliente dei tappeti e del profumo stuzzicante del pane cotto sotto la sabbia del deserto del Sahara.  Impossibile non pensare di fare una passeggiata tra […]

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Siamo in Marocco! 

Il Marocco è una fusione di profumo, colore e sapore. 

Il Marocco, paese degli aromi di tè alla menta e delle spezie del tajine, dell’odore polveroso ma accogliente dei tappeti e del profumo stuzzicante del pane cotto sotto la sabbia del deserto del Sahara. 

Impossibile non pensare di fare una passeggiata tra le tipiche vie dei suk, per poi fermarsi a assaggiare questo cous cous marocchino. 

In Marocco, la cucina familiare è affidata alle donne di casa, alla madre e alla “dada” (tata).

La cucina marocchina è un insieme di sapori, profumi, aromi e colori per la delizia degli occhi e del gusto, dove le pietanze raffinate e sofisticate, riservate agli ospiti importanti e alle ricorrenze, rivaleggiano per bontà con i piatti più semplici della cucina popolare. 

Si tratta di una cucina ricca di influenze straniere. cucina marocchina non è solo couscous e tajine. Le ricette tipiche del Marocco sono un insieme di sapori e colori per la delizia degli occhi e del gusto.

I piatti, sapientemente speziati, si compongono di ingredienti semplici, freschi e di ottima qualità: frutta e verdura sono reperibili nei mercati in numerose varietà sia tropicali che mediterranee.

Pesci e frutti di mare caratterizzano soprattutto la cucina delle coste, mentre vari tipi di cucina la cucina la cucina la cucina la cucina carne, tra cui quelle di agnello, vitello e pollo sono consumate in tutto il Paese. Gli ingredienti ereditati dalla cucina andalusa sono numerosi: agli spagnoli si deve l’introduzione delle olive e dell’olio di oliva, di alcuni frutti, delle noci e di diverse erbe aromatiche.

cous cous marocchino

Vi riporto qui la ricetta del cous cous marocchino, un connubio di sapori contrastanti, un sapore unico!

INGREDIENTI:

  • 250 g cous cous
  • 300g di vitello (o pollo)
  • 180 g ceci
  • prugne q.b.
  • cipolle q.b.
  • olio q.b.
  • mandorle q.b.
  • zucchero q.b.
  • uva sultanina q.b.
  • coriandolo q.b.
  • zenzero q.b.
  • semi di sesamo q.b.
  • curcuma q.b.
  • cumino q.b.
  • sale q.b.
cous cous marocchino

Preparazione

  • Mettete a bagno i ceci la sera prima, in modo che stiano almeno 12 ore in ammollo. Il giorno seguente fateli bollire a parte aggiungendo acqua fino a cottura.
  • Preparate un brodo di spezie con cipolla, cannella, curcuma e zenzero con cui andrete a inumidire il cous cous alla fine. 
  • Tagliate le cipolle e fatele cuocere nel brodo; poi, una volta scolate, mischiatele con l’uva sultanina e i ceci.
  • Fate cuocere la carne nel brodo.
  • In una padella a parte cuocete le prugne con un po’ di olio, zucchero e semi di sesamo.
  • A questo punto avrete una terrina con cipolle, ceci e uva sultanina; il brodo di spezie e cipolla; e una padella con prugne e semi di sesamo.
  • Iniziate ora a preparare il cous cous in una grande ciotola: aggiungete un pizzico di sale, un po’ d’olio e mescolate bene tutto con le mani aggiungendo a poco a poco dell’acqua durante la miscelazione.
  • Ponete il cous cous nella parte superiore della pentola bucata, cioè della couscoussiera e cuocete con il vapore dell’acqua bollente o del brodo con un coperchio.
  • In un grande piatto disponete il cous cous conta carne, la cipolla, i ceci e l’uva sultanina. Aggiungete i condimenti e il brodo nella dose che ogni commensale gradisce.

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Il Guacamole perfetto http://www.quarantaquattropiatti.it/2019/05/29/il-guacamole-perfetto/ http://www.quarantaquattropiatti.it/2019/05/29/il-guacamole-perfetto/#respond Wed, 29 May 2019 20:07:26 +0000 http://www.quarantaquattropiatti.it/?p=2080 La famosa salsa messicana guacamole è un antichissimo condimento a base di avocado, la cui ricetta risale addirittura al tempo degli Aztechi. La fama della cucina messicana ha origini molto antiche, quando i conquistadores spagnoli arrivarono presso Tenochtitlan, oggi Città del Messico, scoprirono la caratteristica culinaria degli indigeni costituita per lo più da piatti di […]

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La famosa salsa messicana guacamole è un antichissimo condimento a base di avocado, la cui ricetta risale addirittura al tempo degli Aztechi.

La fama della cucina messicana ha origini molto antiche, quando i conquistadores spagnoli arrivarono presso Tenochtitlan, oggi Città del Messico, scoprirono la caratteristica culinaria degli indigeni costituita per lo più da piatti di mais e peperoncini, insieme a fagioli e zucca. Con il susseguirsi delle stagioni e degli anni, gli spagnoli mescolarono la loro gastronomia con quella indigena introducendo nella dieta dei messicani autoctoni anche riso, manzo, maiale, pollo e cipolle.

Più avanti, nel periodo più strettamente coloniale vennero utilizzati moltissimi prodotti americani come i pomodori, l’avocado, la papaia, l’ananas, il tacchino e le arachidi. Dunque oggi, tutto la gastronomia messicana si basa moltissimo sia sulle tradizioni maya e azteche che su quelle spagnole. Entriamo però nel dettaglio elencando alcune ricette tradizionali della cucina messicana.

Molto spesso per i turisti è molto complesso distinguere la vera cucina messicana da quella definita Tex Mex (come dice il nome di origine messicana) e da quella americana del Nuovo Messico (molto famosa per i burritos).

guacamole

La salsa guacamole è a base di avocado (secondo la ricetta aztecha), e con altri ingredienti tipici della terra messicana come succo di lime, pepe nero, sale. A volte è possibile trovarsi di fronte a variazioni della ricetta che includono pomodori, coriandolo, aglio, peperoncino (e altre spezie) e cipolla. Di solito la salsa guacamole è anche ottima accompagnando le tortilla chips.

Troviamo il guacamole anche come accompagnamento dei Tacos!

tacos1

Questi sono delle tortillas messicane con ripieni vari. Di solito la “piadina” è fatta con farina di mais ed è ripiegata su se stessa; può essere di due tipi: morbida, bagnata nel sugo del ripieno e scaldate, mentre altre sono fritte e croccanti. I ripieni come dicevamo sono per l’appunto vari: di solito in Messico si predilige carne cotta (espressamente manzo) con cipolla cruda salsa verde piccante e foglie di coriandolo.

Ecco la ricetta per un Guacamole “casero” (casalingo)

Ingredienti

  • 3 avocado maturi 
  • 1 limone (meglio se lime)
  • 1 pomodoro pixel a cubetti
  • mezza cipolla tritata finemente 
  • peperoncino (dosato a proprio piacimento)
  • 1 dente d’aglio (facoltativo)
  • 2 cucchiai di foglie di coriandolo tritato 
  • sale e pepe 

La preparazione è facilissima.

Tagliate l’avocado a metà e togliete il seme. con un cucchiaio ricavate la polpa. 

Vi basterà poi frullare insieme tutti gli ingredienti, fino ad ottenere una crema. 

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Chocolate Angel Food Cake http://www.quarantaquattropiatti.it/2019/03/13/chocolate-angel-food-cake/ http://www.quarantaquattropiatti.it/2019/03/13/chocolate-angel-food-cake/#respond Wed, 13 Mar 2019 18:09:17 +0000 http://www.quarantaquattropiatti.it/?p=1943 La Angel Food Cake è una tipica torta americana.Da noi meglio conosciuta come ciambellone americano, ha origine nei primi dell’ottocento.  Si tratta di un dolce ricco di gusto ma povero di ingredienti, si prepara con una grande quantità di albumi d’uovo montati a neve. Quasi priva di grassi, ha una consistenza leggera e molto soffice e […]

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La Angel Food Cake è una tipica torta americana.Da noi meglio conosciuta come ciambellone americano, ha origine nei primi dell’ottocento. 

Si tratta di un dolce ricco di gusto ma povero di ingredienti, si prepara con una grande quantità di albumi d’uovo montati a neve. Quasi priva di grassi, ha una consistenza leggera e molto soffice e una ricetta che richiede soltanto albumi, farina e zucchero.

Si dice sia leggera come una nuvola, eccome il perché del nome!

Chocolate Angel Food Cake

Non dovete confonderla con la Chiffon Cake, che come aspetto le assomiglia, ma ha una preparazione diversa. 

La Angel Food Cake si cuoce in una teglia speciale. Si tratta di una sorta di stampo per ciambelle che però è più alto di quello classico e ha dei piedini.

La caratteristica di questa torta è la sua altezza che dipende dal fatto che una volta cotta, la Angel Food Cake viene capovolta sempre all’interno del suo stampo e lasciata riposare lasciando fuoriuscire il vapore. In questo modo di distende e diventa soffice e spugnosa. 

Ecco perché non devono mancare dei piedini nel stampo.

Ci si può pero inventare una soluzione casalinga lasciando sospeso lo stampo capovolto sul tappo di una bottiglia.

Chocolate Angel Food Cake

Ingredienti (stampo da 18cm):

  • 300 g di albumi a temperatura ambiente
  • 150 g di zucchero semolato
  • 5 g di cremor tartaro*
  • 130 g di farina 160-180W (o farina 00)
  • 30g di cacao amaro in polvere.
  • 10 g di liquore all’amaretto
  • 2 g di scorza di limone grattugiata
  • un cucchiaino di succo di limone
  • 1 bacca di vaniglia
  • un pizzico di sale

*(Il cremor tartaro è un agente lievitante naturale estratto dall’uva)

Preparazione 

Preriscaldate subito il forno a 180°, in modalità statica.

Montate gli albumi con il cremor tartaro e il succo di limone per un paio di minuti.
Aggiungete poi 100 gr di zucchero semolato poco alla volta e aumentate la velocità. La meringa deve diventare stabile e lucida.

Setacciate la farina con il cacao più volte. Aggiungete poi il sale e lo zucchero e poi aggiungete questi ingredienti secchi, poco alla volta, mescolando delicatamente con una spatola (dall’alto verso il basso). 

Aggiungete poi la vaniglia, l’amaretto e la scorza di limone.

Versate l’impasto nello stampo che non deve essere imburrato (se imburrato la torta una colta capovolta cade subito e non si gonfia), riempendo la teglia fino a 3/4. 

Cuocete a 180° per almeno 25 minuti e poi lasciate raffreddare lo stampo fuori dal forno dopo averlo capovolto.

Una volta fredda, tirate fuori la torta dallo stampo aiutandovi con un coltellino per staccarla dalla teglia.

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#Latinitudine: Tortillas de papas (crocchette di patate) http://www.quarantaquattropiatti.it/2019/01/31/latinitudine-tortillas-de-papas-crocchette-di-patate/ http://www.quarantaquattropiatti.it/2019/01/31/latinitudine-tortillas-de-papas-crocchette-di-patate/#respond Thu, 31 Jan 2019 20:48:31 +0000 http://www.quarantaquattropiatti.it/?p=1865 Non guardavo molto la tv da piccola. I primi anni a Lima la rete nazionale trasmetteva poco. Poi più avanti, al pomeriggio alcune volte, quando non scendevo in cortile a giocare con i bimbi del condominio, guardavo  “El Chavo del ocho” oppure “un carrusel de niños”. Programmi lontani mille miglia da quello che si vede […]

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Non guardavo molto la tv da piccola.

I primi anni a Lima la rete nazionale trasmetteva poco. Poi più avanti, al pomeriggio alcune volte, quando non scendevo in cortile a giocare con i bimbi del condominio, guardavo  “El Chavo del ocho” oppure “un carrusel de niños”. Programmi lontani mille miglia da quello che si vede oggi, ma belli per la loro semplicità ed innocenza.

La sera cenavo presto e prima di andare a dormire potevo guardare un po’ di tv.

Ma mica Peppa Pig, Pj Mask o il team Miraculous.

Ragazzi, siamo in Sudamerica, anni 90.

Ovvero: Il meglio del meglio delle telenovelas!

Ne ricordo due in particolare: “Alcanzar una estrella” (messicana), “Maria Mercedes” (messicana), interpretato dalla cantante Thalia e  “Obsesión” (peruviana), come protagonista Christian Meier, cantate peruviano. 

Complotti di amore e odio, ma poi l’impossibile diventa possibile. E tu rimani segnata a vita.

Ma se posso dare un giudizio: tra tutte, le telenovelas messicane sono imbattibili! In confronto Beautiful, nemmeno con i peggiori intrecci amorosi, riuscirebbe a tenere testa a questi.

Mentre aspettavo Giorgia, quindi qualche anno fa, ho trovato in streaming una telenovela della Azteca Tv: “Se busca un Hombre” (Si cerca un uomo), in poche parole una giovane segretaria che riesce a conquistare il suo datore di lavoro, un politico molto influente e sposato. Un concentrato di 40 minuti intensissimi.

Ve lo consiglio, una volta nella vita.

tortillas de papas

Comunque, oggi Claudia mi ha riportato li, in Messico, con queste deliziose Tortillas de Papas con Tocino y perejil (delle crocchette di patate con pancetta e prezzemolo).

Cosi buone, che vi lascio la ricetta in Storie per provarle!

tortillas de papas

Ingredienti

Per 8 Tortillas:

  • 2 patate grandi (da lessare)
  • 3 cucchiai di pan grattato
  • 40g di pancetta
  • 2 cucchiai di Parmigiano Reggiano DOP grattugiato
  • uovo
  • Prezzemolo
  • sale 

Preparazione:

Schiacciate le patate lessate ed aggiungete tutti gli altri ingredienti, uno per volta.

Formate delle palline di media misura con le mani, schiacciatele leggermente e cuocetele in padella con del olio evo.

Servite calde. 

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#Latinitudine: Pan de Maiz http://www.quarantaquattropiatti.it/2019/01/22/latinitudine-pan-de-maiz/ http://www.quarantaquattropiatti.it/2019/01/22/latinitudine-pan-de-maiz/#respond Tue, 22 Jan 2019 17:38:12 +0000 http://www.quarantaquattropiatti.it/?p=1830 Certo che i profumi che regnavano in cucina quando si era piccoli, non si scordano facilmente. Quando abitavamo in Perù, la nostra cucina era enorme. Abbiamo traslocato diverse volte in quei tredici anni. Ma la cucina e la casa che ricordo meglio era la penultima. Era fatta a “L”, una grande vetrata, su cui si […]

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Certo che i profumi che regnavano in cucina quando si era piccoli, non si scordano facilmente.

Quando abitavamo in Perù, la nostra cucina era enorme. Abbiamo traslocato diverse volte in quei tredici anni. Ma la cucina e la casa che ricordo meglio era la penultima.

Era fatta a “L”, una grande vetrata, su cui si appoggiava un lungo piano di lavoro con lavello, di fronte il frigo con sopra la Tv.

Sempre accesa con le “telenovelas”, Olinda, la signora che aiutava mamma in casa le guardava sempre.

Ai lati, altri due lunghi piani di lavoro, uno con i fornelli. In mezzo alla stanza, vicino alla porta un grande tavolo per mangiare.

Avevamo la Pasta Matic, per fare la pasta in casa ed i biscotti tipo crumiri.

I dolci non mancavano mai.

Vi presento il “Pan de Maiz” dulce, a me piace abbinato con la marmellata, perfetto per la colazione! 

Ingredienti

  • 90g di  farina di maiz
  • 60g di farina 0
  • 5g di lievito in polvere per dolci
  • mezzo cucchiaino di cannella 
  • 60g di zucchero semolato 
  • un pizzico di sale
  • 140ml di latte intero
  • 1 uovo
  • 1 cucchiaio di fecola di patate
  • (uvette se gradite) 90g di  farina di maiz
  • 60g di farina 0
  • 60g di farina 0

Preparazione 

Mescolate l’uovo con lo zucchero semolato. Aggiungete le farine setacciate, con il sale, la cannella e la fecola di patate.

Alternate al latte. Infine aggiungete il lievito. Amalgamate bene e versate il composto in uno stampo rettangolare o quadrato.

Cuocete in forno preriscaldato a 180°C per 20 minuti.

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#LATINITUDINE: T’anta Wawa ( Guaguas de pan) http://www.quarantaquattropiatti.it/2018/11/01/latinitudine-tanta-wawa-guaguas-de-pan/ http://www.quarantaquattropiatti.it/2018/11/01/latinitudine-tanta-wawa-guaguas-de-pan/#respond Thu, 01 Nov 2018 14:53:55 +0000 http://www.quarantaquattropiatti.it/?p=1660 Buon Giovedì amici!! Io e Claudia torniamo con il nostro consueto appuntamento! Per il primo novembre, ovvero per la festa di “Todos los Santos” vi proponiamo il tipico Pan de Muertos, che a seconda del luogo varia negli ingredienti, nella forma e nelle decorazione.  Si può trattare di un biscotto oppure di un pane lievitato, decorato con […]

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tantawawa

Buon Giovedì amici!! Io e Claudia torniamo con il nostro consueto appuntamento! Per il primo novembre, ovvero per la festa di “Todos los Santos” vi proponiamo il tipico Pan de Muertos, che a seconda del luogo varia negli ingredienti, nella forma e nelle decorazione. 

Si può trattare di un biscotto oppure di un pane lievitato, decorato con della ghiaccia reale. Io vi presento le “T’anta Wawa”, dette anche “Guaguas de pan”. Si tratta di un pane dolce, tipo pan brioche a forma di bebè o bambola. Questi dolci simboleggiano la unione tra i defunti ed i cari ancora in vita.

In Peru, in occasione si tale festività si rivive una consuetudine ancestrale: le offerte ai morti. Le famiglie vanno ai cimiteri per onorare alcuni dei loro cari deceduti. Portano musica, bevande e cibo e passano un’intera giornata trattando il caro defunto come se fosse ancora in vita. Mangiano, bevono e ballano insieme. È un giorno per portare gioia ai defunti e per portare loro i T’anta Wawa. T’anta Wawa vuol dire “Pane bebè o pane bambino), il nome non è in spagnolo, ma in Quechua (o Kichwa), che è una lingua nativa del Sudamerica.

tantawawa

INGREDIENTI (per 6):

  • 500g di farina Manitoba
  • 150g di latte intero
  • 12g di sale
  • 40g di zucchero
  • 150g di burro
  • 2 uova
  • 25g di lievito secco di birra

PREPARAZIONE

Sciogliete il burro in un pentolino insieme al latte. Il tutto deve risultare poi tiepido, non caldo. Diluite il lievito con due cucchiai di latte ed un cucchiaino di zucchero, per attivarlo. Nella planetaria, montate il gancio, e mescolate la farina con lo zucchero, il latte ed il burro, il lievito. Poi aggiungete le uova ed amalgamate bene il tutto per 10 minuti. Continuate poi a mano, aggiungendo della farina de serve. 

Formate il panetto e lasciate lievitare, coperto con un telo, al caldo per 2 ore. Dopodiché impastate nuovamente, date la forma di 6 bamboline (pallina per testa e corpicino allungato) e lasciate lievitare per 30’ ancora. Poi spennellate la superficie con del tuorlo d’uovo ed infornate a 170°C per 25/30 minuti. la superficie diventerà dorata alla fine. 

Buon dolce,

C.


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