Zuppe – quarantaquattropiatti http://www.quarantaquattropiatti.it dire fare assaggiare Fri, 07 Feb 2020 20:54:11 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=5.4 https://i2.wp.com/www.quarantaquattropiatti.it/wp-content/uploads/2019/10/cropped-quarantaquattropiatti-piatto.png?fit=32%2C32 Zuppe – quarantaquattropiatti http://www.quarantaquattropiatti.it 32 32 123906284 Vellutata di cavolo romano e ceci al curry http://www.quarantaquattropiatti.it/2019/11/28/vellutata-cavolo-romano/ http://www.quarantaquattropiatti.it/2019/11/28/vellutata-cavolo-romano/#respond Thu, 28 Nov 2019 20:45:31 +0000 http://www.quarantaquattropiatti.it/?p=2526 La vellutata di cavolo romano e ceci al curry è un primo piatto leggero e raffinato che conquista anche i palati più esigenti. Per renderlo più sfizioso l’ho voluto abbinare a dei ceci speziati al curry!  Il broccolo romano, conosciuto anche come broccolo romanesco, cavolo romano o cavolo romanesco, è una varietà di cavolo broccolo nostrano molto apprezzato in diverse ricette, sia […]

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La vellutata di cavolo romano e ceci al curry è un primo piatto leggero e raffinato che conquista anche i palati più esigenti. Per renderlo più sfizioso l’ho voluto abbinare a dei ceci speziati al curry! 

vellutata cavolo romano

Il broccolo romano, conosciuto anche come broccolo romanescocavolo romano o cavolo romanesco, è una varietà di cavolo broccolo nostrano molto apprezzato in diverse ricette, sia in Italia che all’estero.

Come tutte le tipologie di broccoli, anche quello romano rientra tra le piante di cui non si mangiano le foglie ma le infiorescenze, quando non sono ancora mature.

Questa vellutata merita di essere preparata, perché:

  • facile da preparare 
  • nutriente 
  • flessibile (si aggiunge un po’ di formaggio grattugiato ed una patata e può essere gustata anche dai più piccoli, tralasciando le spezie)
  • è un salvacena ed un piatto da preparare anche con gli avanzi.
  • è caldo ed avvolgente 

Vi ricordo altre due idee veloci molto leggere: si tratta della vellutata di sedano rapa e borlotti e la vellutata di carote gialle e fagioli Azuki.

Tornando alla nostra vellutata di cavolo romano, per prepararla ci bastano davvero pochi ingredienti!

La prepariamo insieme?

vellutata cavolo romano

Ingredienti (per 4 persone)

  • un cavolo romano 
  • Mezzo porro
  • a piacere una patata 
  • 100g di ceci
  • una foglia di alloro
  • Sale e pepe
  • curry

Preparazione

La preparazione di questa zuppa è semplicissima. Lasciate in ammollo i ceci come da indicazioni nella confezione (solitamente una notte, se serve).  Cuocete i ceci per il tempo indicato.

A parte, mettete in una pentola il cavolo pulito e tagliato in quattro, il porro e la patata sbucciata. Fate cuocere in abbonante acqua salata per un ventina di minuti. 

Quando le verdure saranno pronte, frullatele con un po del loro brodo. Aggiungete del brodo se volete una crema più liquida. 

In una padella, rosolate i ceci con del curry, fino a colorarli. Impiattate.  

Per altre zuppe e vellutate, cliccate qui! Per consigli nutrizionali, non perdetevi i consigli della dietista Francesca Oggionni e della nutrizionista Verdiana Ramina.

Infine, non perderti le mie proposte della settimana sul mio profilo Instagram @caterina.ma!


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Vellutata di sedano rapa e borlotti http://www.quarantaquattropiatti.it/2019/11/15/vellutata-di-sedano-rapa-e-borlotti/ http://www.quarantaquattropiatti.it/2019/11/15/vellutata-di-sedano-rapa-e-borlotti/#respond Fri, 15 Nov 2019 14:07:36 +0000 http://www.quarantaquattropiatti.it/?p=2465 La vellutata di sedano rapa e borlotti è un primo piatto dal sapore delicato da preparare con molta facilità. Il seda rapa conferisce a questa vellutata un sapore molto delicato, le capre le donano un pizzico di piccante ed i borlotti danna un’ottima cremosità. E’ possibile, quindi, impiegarli in sostituzione alle patate.  Mi raccomando mettete […]

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La vellutata di sedano rapa e borlotti è un primo piatto dal sapore delicato da preparare con molta facilità.

Il seda rapa conferisce a questa vellutata un sapore molto delicato, le capre le donano un pizzico di piccante ed i borlotti danna un’ottima cremosità. E’ possibile, quindi, impiegarli in sostituzione alle patate. 

Mi raccomando mettete a bagno per tutta la notte i borlotti secchi, in modo di averli pronti per cuocerli al mattino, se invece usate fagioli freschi o surgelati questa operazione non sarà necessaria e potete procedere direttamente alla cottura dei fagioli. Se avete problemi nel digerire i fagioli, provare ad aggiungere nella cottura dei fagioli delle foglie di alloro o un pezzo di alga kombu vedrete che risulteranno digeribili.

Sedano rapa e rape 

Il sedano rapa e le rape sono due ortaggi che considero molto interessanti. Dal gusto particolare, può non piacere a tutti. 

Il sedano rapa, chiamato anche “sedano di Verona”, è una varietà botanica particolare del sedano. Questa varietà di sedano, definita “ortaggio da radice” perché quella è la sua parte edibile, si distingue proprio per la radice grossa, arrotondata e nodosa, la buccia grinzosa e la polpa di colore bianco. Il suo sapore più delicato

Le rape, invece, sono considerate un ortaggio dalle umili origini.
Si mangia sia le radici che i fiori (le famose cime di rapa).
Il suo sapore è molto connotato, prevale il dolce, a volte anche con delle punte di piccante.
Gli impieghi sono diversi: crude in insalata, oppure all’interno di zuppe o vellutate.
SI tratta di una verdura che si trova tutto l’anno, anche se le stagioni ideali per consumarla sono la primavera e l’autunno.

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Ingredienti (per 4 persone)

  • mezzo sedano rapa
  • Una rapa
  • 80g di borlotti (se secchi, lasciateli in ammollo, prima di cuocere
  • Sale e pepe

Preparazione 

La preparazione di questa vellutata è semplicissima. Pulite il sedano rapa e le rape privandole della buccia, tagliatele a cubetti e mettetele a cuocere in pentola con abbondante acqua salata. 

Cuocete i borlotti a parte. 

A fine cottura, scolate i borlotti,aggiungeteli in un pentolino con il sedano rapa e la rapa scolati. Aggiungete qualche mestolo del brodo di cottura del sedano rapa e frullate il tutto. Se preferite una vellutata meno densa, aggiungete ulteriore brodo. Regolate di sale e servite.

Per altre zuppe e vellutate, cliccate qui! Per consigli nutrizionali, non perdetevi i consigli della dietista Francesca Oggionni e della nutrizionista Verdiana Ramina.

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Vellutata di carote gialle http://www.quarantaquattropiatti.it/2019/11/07/vellutata-carote-gialle/ http://www.quarantaquattropiatti.it/2019/11/07/vellutata-carote-gialle/#respond Thu, 07 Nov 2019 11:31:50 +0000 http://www.quarantaquattropiatti.it/?p=2442 Torno a parlarvi di comfort food e la vellutata di carote gialle è un’altra ricetta che ne fa parte! Le carote gialle mi mettono davvero di buon umore! E se è vero che si mangia prima conigli occhi e poi con lo stomaco, qui facciamo il pieno di felicità! Le carote gialle sono dette anche […]

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Torno a parlarvi di comfort food e la vellutata di carote gialle è un’altra ricetta che ne fa parte!

Le carote gialle mi mettono davvero di buon umore! E se è vero che si mangia prima conigli occhi e poi con lo stomaco, qui facciamo il pieno di felicità!

Le carote gialle sono dette anche carote di Polignano, perché la coltivazione è effettuata in un’area piuttosto ristretta, in prossimità di Polignano a Mare, in provincia di Bari, e in particolare nella frazione di San Vito. Questa carota ha ottenuto il riconoscimento dei presidi Slow Food in quanto esempio di un nuovo modello di agricoltura, basata sulla qualità, sul recupero dei saperi e delle tecniche produttive tradizionali. 

Contengono, inoltre, una percentuale di glucosio e saccarosio notevolmente inferiore alla carota comune.

Sono ottime al vapore e da consumare sotto forma di crema o vellutata.

vellutata carote gialle

Per la zuppa di oggi, vi ho preparo una vellutata utilizzando le carote gialle, un pezzo di porro che avevo nel frigo e “riciclando” il ciuffo della carota. Ho accompagnato questa vellutata con dei fagiolini Azuki, che trovo buonissimi. e del grano saraceno. E per quelli più golosi, consiglio un cucchiaino di formaggio caprino all’interno della vellutata

Vi ricordo che la crema o vellutata è buonissima già cosi e non ha bisogno della panna per diventare buona!

Ecco come preparala!

vellutata carote gialle

Ingredienti (per 4 persone)

  • 500g di carote gialle
  • 1 porro
  • 1 patata grande 
  • Qualche ciuffetto della carota 
  • 60g di fagioli azuki
  • 40g di grani saraceno 
  • Sale e pepe q.b.

Preparazione:

Per preparare la vellutata di carote gialle occorrono pochi passaggi. I fagioli ed il grano saraceno, per scempio, li potete anche preparare il giorno prima.

Il brodo che mi resterà dalla cottura delle verdure, lo potete utilizzare per altre preparazioni e si può anche congelare.

In una pentola mettete a lessare in abbondante acqua le carote, sbucciate con un pela patate, il porro, i ciuffi e la patata sbucciata e tagliata a cubetti. Aggiungete del sale e lasciate cuocere per 25 minuti.

A parte, lessate i fagioli (lasciati in ammollo per il tempo indicato dalla confezione) ed il grano saraceno.

Quando le carote saranno pronte, frullatele con il mini pimer insieme alle altre verdure, utilizzate il brodo ottenuto per rendere la crema meno densa. Aggiustate di sale se serve ed impiattate. Decorate con i legumi ed con il grano saraceno. 

Per consigli nutrizionali, non perdetevi i consigli della dietista Francesca Oggionni e della nutrizionista Verdiana Ramina

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Due vellutate “green” http://www.quarantaquattropiatti.it/2019/10/17/vellutate-green/ http://www.quarantaquattropiatti.it/2019/10/17/vellutate-green/#respond Thu, 17 Oct 2019 13:07:30 +0000 http://www.quarantaquattropiatti.it/?p=2372 Queste due vellutate “green” sono ottime proposte per un pasto sano, leggero e caldo. Perfetto, dunque, per questa stagione. Le vellutate sono cremose, hanno angusto avvolgente e sono piene di ingredienti buoni. non serve aggiungere la panna, per ottenere la cremosità. Inoltre, evitandola, riusciamo a servire a tavola un pasto leggero. L’aggiunta di crostini di […]

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Queste due vellutate “green” sono ottime proposte per un pasto sano, leggero e caldo. Perfetto, dunque, per questa stagione.

Le vellutate sono cremose, hanno angusto avvolgente e sono piene di ingredienti buoni. non serve aggiungere la panna, per ottenere la cremosità. Inoltre, evitandola, riusciamo a servire a tavola un pasto leggero.

L’aggiunta di crostini di pane, o l’aggiunta di spezie può dare un tocco in più al nostro piatto.

vellutata di cavolo romano

Iniziamo, quindi, da una vellutata di cavolo romano con cavoletti di Bruxelles, robiola di capra e nocciole.  

Ingredienti:

  • 450g di cavolo romano
  • 1 porro
  • 2 patate
  • 6 cavoletti di Bruxelles
  • 600g di brodo vegetale
  • Sale fino q.b.
  • Peperoncino q.b.
  • Nocciole tritate q.b.
  • Olio evo q.b.

Preparazione

Mondate e tagliate a fette sottili il porro. Poi sbucciate le patate e tagliatele a dadini. Lavate i cavolo romano eliminando i gambi e dividendoli in cimette. In un tegame capiente, con un fio di olio evo, ponete i porri e fateli appassire a fuoco basso per 10-15 minuti, senza fargli prendere colore.

Aggiungete nel tegame le patate e il cavolo e fateli rosolare per qualche minuto mescolando, poi aggiungete il brodo vegetale caldo e continuate la cottura per circa 30 minuti a fuoco dolce, salando.

Trascorso il tempo indicato, passate le verdure con un frullatore ad immersione (ricordatevi di mettere da parte qualche cimetta di broccoli che vi servirà per guarnire il piatto). Rimettete la vellutata così ottenuta sul fuoco, aggiustate di sale. 

Servite la vellutata di cavolo romano con delle nocciole tritate e del peperoncino.

vellutata finocchio

La mia seconda proposta è una vellutata di finocchi e sedano 

Ingredienti

  • 300 g di sedano verde già pulito
  • 200 di finocchio già pulito
  • 1 patata grande
  • 1 porro
  • semi di cumino (o di finocchio)
  • olio extravergine di oliva
  • sale

Preparazione

In una pentola a bordi alti fate dorare uno scalogno di media grandezza, quindi aggiungete il finocchio tagliato a fettine, il sedano sminuzzato e mescolate per cinque minuti. Aggiungere quindi acqua e la patata a tocchetti, che serve a dare cremosità alla vellutata. Quando la zuppa è cotta, aggiustate di sale, frullate il tutto e servite in ogni scodella con un pizzico di semi di cumino. Se lo preferite, potete sostituire il cumino con i semi di finocchio.

vellutata finocchio

Dai un’occhiata anche alle mie altre zuppe!

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Zuppa di ceci neri http://www.quarantaquattropiatti.it/2019/10/17/zuppa-ceci-neri/ http://www.quarantaquattropiatti.it/2019/10/17/zuppa-ceci-neri/#respond Thu, 17 Oct 2019 09:55:34 +0000 http://www.quarantaquattropiatti.it/?p=2367 La zuppa di ceci neri è un’altro esempio di comfort food, perfetto per questa stagione. I ceci neri sono tipici del Mediterraneo, in particolare, è possibile trovare i ceci neri nel territorio della Murgia barese. I ceci neri si conoscevano già nell’antico Egitto e a Roma, allora venivano consumati fritti. La coltivazione è stata abbandonata […]

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La zuppa di ceci neri è un’altro esempio di comfort food, perfetto per questa stagione.

I ceci neri sono tipici del Mediterraneo, in particolare, è possibile trovare i ceci neri nel territorio della Murgia barese.

I ceci neri si conoscevano già nell’antico Egitto e a Roma, allora venivano consumati fritti. La coltivazione è stata abbandonata nel dopoguerra, ora si assiste a un ritorno di interesse verso questa pianta che, a causa della bassa statura, ancora oggi non consente la meccanizzazione di tutto il processo di raccolta. Per questo, come in passato, gran parte della lavorazione rimane manuale.

Rispetto ai ceci classici, i ceci neri contengono alti livelli di ferro. Di solito si consigliano tempi di ammollo piuttosto lunghi (anche oltre 24 ore): l’ideale è lasciare i ceci in una bacinella con acqua la sera prima di cucinarli. Per la cottura, invece, considerate un paio d’ore.

zuppa di ceci neri

Per preparare la zuppa di ceci neri vi serviranno pochissimi ingredienti.

  • 100g di ceci neri di Murgia 
  • 2 patate piccole
  • 2 carote 
  • Uno spicchio d’aglio 
  • Due foglie di alloro 
  • 600g di brodo vegetale 
  • Olio alla curcuma (o olio evo per condire)

Preparazione:

La preparazione di questa ricetta inizia molto rispetto quando deve essere cucinata perchè i ceci devono essere ammollati. I ceci neri richiedono un ammollo piuttosto lungo, perchè essendo piccoli tendono a trattenere pochissima umidità una volta seccati, quindi il tempo di idratazione si allunga. In genere i produttori indicano dalle 12 alle 18 ore, ma io vi consiglio di ammollarli per almeno 24-36 ore. In questo modo si abbrevia la cottura e la buccia risulta più morbida. Per farlo mettere i ceci in un’ampia ciotola e coprirli completamente di acqua fredda. Abbondate, perchè idratandosi si gonfiano e non devono mai restare scoperti.

Cambiare l’acqua almeno una volta durante l’ammollo e sciacquarli bene prima di cucinarli per evitare fenomeni di contaminazione dovuti a fermentazioni batteriche. Per questo l’acqua dell’ammollo non deve essere utilizzata.

Mettere i ceci in una capace pentola assieme all’aglio spellato, le patate sbucciate, tagliate a cubetti e le foglie di alloro.

Aggiungere tanto brodo quanta ne basterà a coprire abbondantemente tutti i ceci.

Coprire, mettere sul fuoco e cuocere per 45 minuti dall’inizio del bollore.  Aggiungere poi le carote tagliate a cubetti e continuare la cottura per altri 45 minuti.

Tenere la pentola coperta, la fiamma bassa e girare di tanto in tanto. Se il brodo messo non è abbastanza aggiungerne altro, sempre caldo. Se si interrompe la cottura, infatti, le bucce diventeranno dure. Verso fine cottura aggiustate di sale.

Prelevate una parte della zuppa e frullatela con il frullatore ad immersione, aggiungendo del brodo, se dovesse essere troppo densa. Aggiungete la crema alla zuppa e mescolate.

Servite la zuppa calda con un filo d’olio alla curcuma (o, in mancanza, olio d’oliva).

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Zuppa di cicerchia, orzo e verza http://www.quarantaquattropiatti.it/2019/10/10/cicerchia/ http://www.quarantaquattropiatti.it/2019/10/10/cicerchia/#respond Thu, 10 Oct 2019 08:48:43 +0000 http://www.quarantaquattropiatti.it/?p=2343 La Cicerchia o pisello d’India, è un legume diffusamente coltivato in Asia, Africa orientale e limitatamente anche in Europa e in altre zone. È una coltura particolarmente importante in aree tendenti alla siccità e alla carestia, detta coltura di assicurazione poiché fornisce un buon raccolto quando le altre colture falliscono.  È anche nota con i […]

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La Cicerchia o pisello d’India, è un legume diffusamente coltivato in Asia, Africa orientale e limitatamente anche in Europa e in altre zone. È una coltura particolarmente importante in aree tendenti alla siccità e alla carestia, detta coltura di assicurazione poiché fornisce un buon raccolto quando le altre colture falliscono. 

È anche nota con i nomi di pisello d’erba, veccia indiana, pisello indiano, veccia bianca, almorta, guija, pito, tito o alverjón (Spagna), chícharos (Portogallo), guaya (Etiopia) e khesari (India). Il consumo in Italia è limitato ad alcune aree del centro-sud ed è in costante declino. (Fonte: Wikipedia)

Si tratta di un legume amato ma anche disprezzato, simbolo di una cucina povera che, purtroppo, non è riuscita a conquistare il grande pubblico. Colpevole forse quell’acido che contiene, l’Odap, responsabile di alcune gravi malattie (laritismo o “neurolatirismo”). Col tempo, infatti, ci si accorse che mangiare cicerchie in abbondanza o per periodi troppo prolungati poteva provocare, appunto, disturbi neurologici. Fu così che in 50 anni, progressivamente, la cicerchia scomparve quasi del tutto dalle tavole degli Italiani.

Tuttavia, occorre ribadire che le percentuali di Odap sono limitate, e realmente pericolose solo se la dieta prevede solo la cicerchia (almeno 300 g al giorno e per diverse settimane consecutive) come appunto avveniva un tempo in condizioni di carestia

In ogni caso la leggera tossicità della cicerchia, per lo più, si può abbattere con alcuni accorgimenti. Come, ad esempio, un lungo ammollo in acqua tiepida e salata per almeno 24 ore. (Fonte: La Cucina Italiana)

Ma c’è anche chi sostiene che il segreto della longevità degli abitanti di Campodimele (Latina) stia proprio nella cicerchia, forse perché la cicerchia è sempre stato un sinonimo di carestia. Quando le altre coltivazioni fallivano, lei resisteva e diventava l’unica fonte di approvvigionamento per i contadini nelle annate peggiori

zuppa cicerchie

La proposta di oggi è, quindi, una zuppa di cicerchia ed orzo, leggermente piccante (ingrediente facoltativo).

Ingredienti (per 4 persone)

  • 200g di Cicerchie decorticate
  • 150g d’orzo perlato 
  • mezza cipolla
  • 1 gambo di sedano
  • 100g di verza
  • 1l di brodo vegetale
  • olio di oliva
  • sale
  • peperoncino 
zuppa cicerchie

Preparazione

Iniziamo con le Cicerchie: mettiamole a bagno per 24h, cambiando spesso l’acqua.

In un pentolino, con un filo d’olio, rosolate mezza cipolla tritata finemente, il sedano tagliato e la verza tritata. Aggiungete l’orzo e le cicerchie. Incorporate qualche mesto id brodo vegetale caldo. Salate e cuocete per un’ora circa.

Aggiungete del brodo vegetale ogni volta che la zuppa vi sembrerà asciutta.

A fine cottura, aggiungete del peperoncino in polvere e servite con un goccio di olio evo crudo.

Un’idea in piu: ti è avanzata la zuppa? Elimina un po di liquidi con l’aiuto di un mestolo. Aggiungi del sugo di pomodoro, del formaggio grattugiato e del formaggio a cubetti. Fai gratinare in forno a 180°C per 20 minuti. La cena è pronta! (Idea di Stella Bellomo).

Se vuoi altre idee per delle zuppe, guarda qui!

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Zuppa di lenticchie e grano saraceno http://www.quarantaquattropiatti.it/2019/10/03/zuppa-di-lenticchie-e-grano-saraceno/ http://www.quarantaquattropiatti.it/2019/10/03/zuppa-di-lenticchie-e-grano-saraceno/#respond Thu, 03 Oct 2019 05:39:03 +0000 http://www.quarantaquattropiatti.it/?p=2307 Questa zuppa di lenticchie e grano saraceno con aggiunta di pezzetti di carote e patate è un’abbraccio avvolgente per il periodo autunnale ed invernale. A casa nostra il trucco per un buon momento di condivisione a tavola sta nella preparazione. Parto avvantaggiata, perché tutto quello che è zuppe, zuppette, creme, vellutate, brodini va sempre alla […]

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Questa zuppa di lenticchie e grano saraceno con aggiunta di pezzetti di carote e patate è un’abbraccio avvolgente per il periodo autunnale ed invernale.

A casa nostra il trucco per un buon momento di condivisione a tavola sta nella preparazione. Parto avvantaggiata, perché tutto quello che è zuppe, zuppette, creme, vellutate, brodini va sempre alla grande e viene mandato con piacere. Ma quando coinvolgo Giorgia nella preparazione, cambia il modo di approcciare all’assaggio una volta seduti a tavola.

Si cerca il pezzetto di carota tagliata, oppure quello di patate. “Le lenticchie le ho pesate io!” – “Il grano saraceno assomiglia ad un triangolo!” E senza nemmeno rendersi conto il piatto è finito e parte il bis.

Ora, non tutte le volte abbiamo un epilogo cosi eccellente, ma non è questo il punto, per me.

Nel percorso educativo che le stiamo dando, riteniamo che queste attività (sperimentazione, manipolazione, realizzazione) siano un prezioso contributo alla crescita. Abbiamo sempre pensato che il fatto di invitare nostra figlia a collaborare alla preparazione dei pasti ci dia un modo pratico, efficace ed estremamente coinvolgente per stimolare l’apprendimento, sviluppare la sua abilità manuale e favorire lo sviluppo delle sue riunioni esecutive. 

E poi lo sappiamo tutti che si mangia prima con gli occhi e poi con lo stomaco!

Ingredienti per la zuppa di lenticchie e grano saraceno

  • 2 carote
  • 1 patata
  • 1 scalogno
  • 150g lenticchie
  • 100g grano saraceno
  • 2 cucchiai olio evo
  • 1 litro di brodo vegetale
  • 1 foglia di alloro

Preparazione:

Sciacquate con cura e mettete a bagno le lenticchie per un paio d’ore (o secondo le indicazioni in confezione). Successivamente, tagliate sottilmente lo scalogno, e a dadi grossolani le carote e la patata.

Scaldate, poi, 2-3 cucchiai d’olio in un tegame capiente, unite la foglia di alloro, lo scalogno, dopo pochi minuti aggiungete le carote e la patata. Fate soffriggere dolcemente in modo che appassiscano senza prendere colore. Aggiungete due mestoli di brodo e fare cuocere per 10 minuti (siccome abbiamo tagliato le patate in modo grossolano, queste cui metteranno di più a cuocere).

Aggiungete, poi, le lenticchie scolate dall’acqua, fate insaporire sempre a fuoco medio, unite il  grano saraceno ben lavato e il resto del brodo vegetale. Fate cuocere a fuoco basso e pentola coperta, per almeno 40 minuti.

Infine, servite con un filo d’olio.

Dai un’occhiata qui per altre ricette di ZUPPA con legumi. Rimani aggiornato con le mie proposte della settimana guardando il mio profilo Instagram @caterina.ma

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Vellutata di ceci e pomodoro http://www.quarantaquattropiatti.it/2019/09/26/vellutata-ceci/ http://www.quarantaquattropiatti.it/2019/09/26/vellutata-ceci/#respond Thu, 26 Sep 2019 20:01:35 +0000 http://www.quarantaquattropiatti.it/?p=2281 La vellutata di ceci, patate e pomodoro è un’altro esempio di comfort food per eccellenza. Non esiste un comfort food adatto a tutti, ognuno di noi confida le proprie debolezze, sopperisce alle proprie mancanze in un piatto in particolare, perché legato a sensazioni a ricordi del tutto personali, e può identificarsi in una specifica torta, in […]

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La vellutata di ceci, patate e pomodoro è un’altro esempio di comfort food per eccellenza.

Non esiste un comfort food adatto a tutti, ognuno di noi confida le proprie debolezze, sopperisce alle proprie mancanze in un piatto in particolare, perché legato a sensazioni a ricordi del tutto personali, e può identificarsi in una specifica torta, in un primo speciale, un secondo coccoloso come le lasagne. Oppure in una vellutata, nel mio caso.

vellutata di ceci

Ingredienti

  • 250 g ceci secchi 
  • 1 carote 
  • 1 cipolla 
  • 2 patate (medie) 
  • 2 rametti di rosmarino 
  • 250 g passata di pomodoro 
  • Olio evo qb
  • sale e pepe
  • alloro

Preparazione

Per preparare la vellutata di ceci iniziate a cuocere i ceci. Sciacquateli, dunque, sotto l’acqua corrente e poi metteteli in ammollo in acqua fredda per 12 ore. Scolateli e metteteli in una pentola con dell’acqua fredda fino a ricoprirli a 4 dita dal loro livello. Cuocete insieme al rosmarino, alloro con il coperchio a fiamma medio bassa per circa 45 minuti o fino a che i ceci saranno morbidi ma non sfatti. La cottura deve essere lenta, la pentola deve “borbottare”, quindi tenere il fuoco a fiamma medio bassa. Salate i ceci solo verso la fine della cottura. Scolare i ceci e metteteli da parte.

Consiglio: potete cuocere i ceci il giorno prima, oppure utilizzare i ceci avanzati, facendo diventare questa vellutata un’ottima ricetta da riciclo!

vellutata di ceci

In una pentola dal fondo spesso, versare l’olio, la cipolla tritata, la carota e le patate tagliate a pezzetti. Aggiungete un rametto di rosmarino e fate cuocere fino a che la cipolla sarà imbiondita, mescolando di tanto in tanto. Versarvi i ceci lessati, mescolare per farli insaporite per qualche minuto.

Aggiungere la passata, un bicchiere di acqua, sale e pepe, mescolare e far cuocere, con il coperchio per circa 30 minuti o fino a che le patate saranno morbide se bucate con la forchetta, se necessario aggiungere altra acqua per completare la cottura.

Con il frullatore ad immersione frullate tutto fino ad ottenere una crema.

Prova anche la zuppa di borlotti, la trovi qui , oppure dai un’occhiata alle mie altre proposte con i legumi.

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Zuppa di borlotti http://www.quarantaquattropiatti.it/2019/09/19/zuppa-di-borlotti/ http://www.quarantaquattropiatti.it/2019/09/19/zuppa-di-borlotti/#respond Thu, 19 Sep 2019 12:49:40 +0000 http://www.quarantaquattropiatti.it/?p=2163 La zuppa di borlotti è una ricetta facilissima, perfetta per la prossima stagione e per l’inverno, nelle giornate fredde in cui sentiamo il bisogno di riscaldarci, coccolarci e del nostro comfort food! Personalmente amo moltissimo la crema di legumi, ci aggiungo sempre la mia solita valanga di parmigiano e mi piace lasciare dei legumi interi […]

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La zuppa di borlotti è una ricetta facilissima, perfetta per la prossima stagione e per l’inverno, nelle giornate fredde in cui sentiamo il bisogno di riscaldarci, coccolarci e del nostro comfort food!

Personalmente amo moltissimo la crema di legumi, ci aggiungo sempre la mia solita valanga di parmigiano e mi piace lasciare dei legumi interi da mescolare insieme alla pasta (che può essere anche integrale!). Un filo d’olio ed il pasto è servito! 

Zuppa di borlotti e pastina

Per un tocco in più, potete aggiungere alcune fette di pane tostato tagliato a dadini ed il vostro piatto diventa completo e davvero gustoso. 

I fagioli, chiamati anche “la carne dei poveri”, grazie alle loro proteine vegetali, sono ricchi di antiossidanti naturali, i principali nemici dei radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento cellulare e dell’insorgenza di tante malattie. Questi legumi sono un alimento ricco di tantissime sostanze benefiche per il nostro organismo e se consumati freschi sono ancora più efficaci.

Troverete più informazioni, oltre a ricette sulla pagina di La Cucina Italiana. 

Tornando alla nostra ricetta, vi indico gli ingredienti per 4 persone e vi ricordo l’appuntamento per i prossimi giovedì di autunno con le zuppe di legumi. 

zuppa di borlotti e pastina

Ingredienti:

  • carota 1
  • gambo di sedano 1
  • cipolla 1
  • olio extravergine di oliva
  • 500 g di fagioli borlotti freschi (se secchi, tenete conto dell’ammollo dovuto)
  • 150g di pasta piccola (dadini per esempio)
  • alloro
  • Parmigiano Reggiano DOP grattugiato  

Preparazione 

  1. Sciacquate i borlotti e metteteli a bollire in una pentola con abbondante acqua per 20 minuti, insieme all’alloro.  
  2. Tritate in modo grossolano la cipolla, la carota, il gambo di sedano e pulite l’aglio. In una padella aggiungete due cucchiai di olio e le verdure tagliate e fate soffriggere qualche minuto. 
  3. Prelevate i fagioli con una schiumarola e aggiungeteli al soffritto, poi unite un mestolo della loro acqua di cottura.
  4. Conservate il resto dell’acqua di cottura perché vi servirà in seguito. 
  5. Salate con moderazione, pepate e fate cuocere per 20 minuti a fiamma moderata.
  6. Prima di aggiungere la pasta, prelevate due mestoli dal composto e versateli in un contenitore, poi frullateli con un frullatore a immersione.
  7. Aggiungete la pasta direttamente nella pentola, coprite con l’acqua di cottura dei fagioli e portate la pasta a cottura mescolando di tanto in tanto, sempre a fiamma moderata. Quando la pasta sarà al dente, aggiungete il composto frullato in precedenza. Amalgamate, aggiungete il formaggio grattugiato.
  8. servite condendo con un filo d’olio evo. 
Zuppa di borlotti e pastina

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